Schizofrenia, il Progetto Triathlon

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Schizofrenia, il Progetto Triathlon

Superare le criticità nel trattamento della psicosi e permettere un reale ritorno dei pazienti alla vita sono gli obiettivi dell’innovativo progetto “TRIATHLON – Indipendenza, Benessere, Integrazione nella Psicosi” promosso da Janssen in partnership con le principali Società scientifiche in Psichiatria, le Associazioni di volontariato e la Federazione Italiana Triathlon.

TRIATHLON è un progetto vasto e innovativo per far fronte alle criticità che caratterizzano l’assistenza ed il trattamento delle persone affette da psicosi, con l’obiettivo di favorirne il recupero funzionale e il reinserimento sociale attraverso indipendenza, benessere ed integrazione, contribuendo a contrastare lo stigma che spesso accompagna chi soffre di disturbi mentali.

Tra le forme di psicosi, in Italia la schizofrenia assorbe la maggior parte delle risorse destinate ai disturbi mentali: più della metà delle attività dei servizi di salute mentale è destinata a pazienti affetti da disturbi schizofrenici.

Oltre all’impatto socio-economico bisogna considerare che la condizione delle persone con psicosi è caratterizzata da:

  • stigma e scarsa consapevolezza: la malattia ancora oggi non è conosciuta, è scarsamente accettata e non adeguatamente e tempestivamente trattata;
  • carico famigliare e stress del caregiver: la gestione della malattia in fase cronica ricade quasi completamente sulla famiglia e in particolare sulla figura materna.

L’approccio integrato

Per sostenere i pazienti verso il recupero funzionale e permettere loro di condurre la vita che desiderano, serve un approccio integrato, che coinvolga a 360 gradi tutte le figure (medici, infermieri, psicologi, tecnici della riabilitazione, assistenti sociali, pazienti e caregiver) che hanno un ruolo nel percorso di cura del paziente psicotico.

La filosofia di fondo è che nessun elemento del percorso da solo è sufficiente: ogni figura che il paziente incontra lungo il suo cammino gioca un ruolo fondamentale. Per questo, sono state identificate 3 dimensioni chiave per il recupero dei pazienti: la dimensione clinica, la dimensione organizzativa e la dimensione sociale.

Il traguardo è rappresentato da indipendenza, benessere e integrazione del paziente con psicosi.

Indipendenza come possibilità di vivere la vita che si desidera, indipendentemente dalla malattia. I più recenti trattamenti farmacologici, associati a percorsi integrati di cura (riabilitazione cognitiva, psico educazione) possono ambire al recupero del paziente con psicosi e quindi ottenere l’obiettivo di evitare o ridurre la cronicizzazione della malattia e favorire il recupero di una vita il più possibile autonoma.

Benessere come possibilità per il paziente di sperimentare una soddisfacente qualità di vita, migliorando le sue abilità personali e sociali, anche attraverso l’esercizio ed il benessere fisico.

Integrazione come possibilità di articolare diversi approcci di cura per il paziente con psicosi, ma anche come possibilità di migliorare l’integrazione del paziente nella società.

Il progetto TRIATHLON è stato fortemente voluto da Janssen, azienda impegnata nella salute mentale e nella cura delle patologie psicotiche. «Tra le nostre innovazioni ci sono sicuramente quelle che hanno cambiato il paradigma terapeutico di questi disturbi nel corso della storia della medicina. Così come oggi stiamo studiando nuove soluzioni che speriamo possano rappresentare, nel prossimo futuro, passi in avanti altrettanto importanti» osserva Massimo Scaccabarozzi, Presidente e Amministratore Delegato Janssen Italia. «Anche per questo programma ci siamo fatti guidare dall’innovazione, che è la nostra stella polare. Confermiamo di voler proseguire con questo progetto, visti i risultati raggiunti».

 

Stefania Bortolotti

 

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