Natale: gli italiani consumeranno oltre 1 kg di olio a testa

Enogastronomia

Manca poco all’inizio della cena della Vigilia che sancirà l’inizio dei festeggiamenti del Natale e di Capodanno e i vari menù sono pressoché decisi. Saranno tanti e diversi i piatti della cucina italiana che verranno portati a tavola a base di pesce, carne o verdura, tutti accompagnati però da un buon olio di oliva extravergine. Il cosiddetto ‘oro giallo’ sarà un partner imprescindibile di cenoni e pranzi delle festività.

Secondo le stime fornite da Assitol, Associazione Industria Olearia Italiana, su dati COI (Consiglio Oleicolo Internazionale), gli italiani a dicembre consumeranno a testa più di un kg di olio, con un aumento di oltre il 15% su base annua rispetto al resto dell’anno. Si calcola che, negli ultimi dodici mesi, il consumo pro capite sia stato di circa 10,5 Kg a persona. Calcolato che le famiglie italiane sono composte in media da 2,3 persone (dati Istat), si stima che in questi giorni ne consumeremo circa 60 milioni di chili.

L’olio non è solo l’alimento principe della dieta mediterranea ma è anche un importante alleato nella prevenzione di quelle che sono la prima e seconda causa di morte: tumore e infarto. L’Istituto Superiore di Sanità (ISS), rende noto Assitol,  ha riportato i risultati di vari studi, pubblicati nella letteratura internazionale, sugli effetti dell’olio sulla salute.

Questo importante alimento assicura un apporto equilibrato di grassi saturi e un elevato quantitativo di grassi monoinsaturi, antiossidanti e vitamine. Per queste sue proprietà, esercita un effetto protettivo che, in alcuni casi, è calcolato fino a -30%, contro gravi problemi cardiovascolari come ictus e infarto del miocardio.

Insomma, stando ai risultati di queste ricerche sarebbero tanti i benefici e aspetti positivi, che farebbero dell’olio l’ingrediente principe della Dieta Mediterranea, utilizzato ovunque, sulla pasta, per condire un’insalata o su una fettina di pane. Da recenti studi medici, il consumo di olio extravergine contrasterebbe anche alcune forme tumorali rispetto, in particolare quelle della mammella e dell’apparato gastroenterico, a soggetti che ne impiegano meno.

In media in una dieta sana ed variegata il quantitativo giornaliero di olio consumato consigliato è di circa 30 grammi, corrispondente a 3 cucchiai da tavola, che forniscono 270 chilocalorie (Kcal). Il che significa un’importante fonte di energia di elevata qualità, in grado di contribuire alla protezione  da importanti malattie. Da qui la raccomandazione, confermata dalla letteratura scientifica, di seguire correttamente i consigli riportati nella “nuova” piramide alimentare, molto vicina alla dieta mediterranea e basata su di alimenti di origine vegetale (cereali, legumi, frutta, ortaggi), pesce e, appunto, olio d’oliva.

È ormai da diverso tempo che la medicina ha riconosciuto l’olio come “l’elisir di lunga vita”. Addirittura si ritiene, anche da recenti studi dell’ISS, che possa concorrere a controllare il diabete mellito di tipo 2, comunemente definito “diabete alimentare”, in quanto la sua insorgenza è collegata, oltre che a fattori ereditari, anche ad una sbagliata alimentazione e uno stile di vita sedentario e stressante. In tal senso, i composti fenolici naturalmente contenuti nell’olio extravergine di oliva hanno dimostrato proprietà anti-infiammatorie e antiossidanti.

Tra i tanti pregi si aggiunge anche quello di essere indicato nell’alimentazione dei bambini e degli anziani per la sua composizione che lo rende facilmente digeribile. Le caratteristiche di questo prezioso ingrediente procurerebbero il giusto apporto di energia necessaria all’uomo per svolgere le funzioni vitali, fornendo all’organismo i cosiddetti “grassi buoni” che combattono il rischio di colesterolo nel sangue.

L’ “oro verde”, così come è stato ribattezzato, è quindi, a buon diritto, una colonna portante su cui si fonda la Dieta Mediterranea, patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco dal 2010.

“L’olio extravergine di oliva è un prodotto eccezionale e come dimostrato da questi importanti risultati medici è anche salutare – osserva Andrea Carrassi, direttore di ASSITOL – Il suo gusto straordinario lo rende la scelta migliore per condire, cucinare e conservare il cibo. Ci auguriamo quindi che gli italiani lo valorizzino anche nella cucina delle festività natalizie, assaggiando oli diversi e sperimentando nuovi accostamenti”.

 

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