capelli

La stagione batte in testa!

Con l’arrivo della primavera, qualche problema con i capelli: deboli, fragili, grassi, secchi. Insomma, intrattabili. Che fare, arrendersi? No, perché le soluzioni ci sono e funzionano…

L’aria di primavera porta scompiglio un po’ dovunque… A partire dalla testa: capelli in “caduta libera”, ciocche secche, arruffate, opache o, al contrario, grasse e ingovernabili; forfora, oppure, fragilità in aumento. Se si tratta di problemi stagionali e passeggeri, esistono rimedi efficaci e facili da mettere in pratica. Solo se si ha l’impressione che la perdita di capelli, la loro debolezza o le irritazioni del cuoio capelluto non siano fasi transitorie, ma anomalie durature allora sarà il caso di rivolgersi ad uno specialista. Ne parliamo con il Dottor Dario Tartaglini, Direttore Sanitario di BETAR MEDICAL, Centro Specializzato in Medicina Estetica di Milano. Ecco, caso per caso…

Caduta

E’ inevitabile che il passaggio di stagione faccia aumentare la quantità di capelli che cadono. “Perderne tra i 30 e i 60 al giorno –  sottolinea Tartaglini –  rientra nella fase normale di ricambio, ma se si superano i 100, allora, meglio adottare qualche contromisura. Beninteso, i rimedi sono efficaci solo quando si tratta di caduta temporanea, imputabile ad un periodo di debilitazione e stanchezza, a diete urto o a cure mediche particolari. Un’alopecia androgenetica (il nome scientifico della calvizie che solitamente colpisce gli uomini fra i 20 e i 35 anni) è irreversibile e non può essere curata con semplici applicazioni locali di prodotti rinforzanti”.

Capelli grassi

Necessaria per l’equilibrio dei capelli, la sottile pellicola di acqua e sebo protegge e conserva idratata e morbida la capigliatura. Ma un’eccessiva produzione di grasso diventa problematica: ciocche disordinate, pesanti, poco gradevoli a vedersi, anche solo un paio di giorni dopo lo shampoo. Attenzione però a non cercare di risolvere lo squilibrio lavando la testa con un prodotto aggressivo o con acqua troppo calda, o asciugare  capelli tenendo il phon  a distanza ravvicinata: non fareste che peggiorare la situazione. Per questo è indispensabile affidarsi ad un prodotto calibrato e specifico per capelli grassi, delicato, detergente capace di riequilibrare la produzione sebacea.

Forfora

Forfora secca o grassa? Se è fine e leggera, provoca prurito, ma non rossore allora è secca. Se forma scaglie gialle, spesse e oleose, aderenti al cuoio capelluto ed in grado di irritarlo, invece, si tratta di forfora grassa. Con l’uso di un prodotto adeguato i risultati non si faranno attendere troppo a lungo, ma non va dimenticato che la costanza è il primo ingrediente necessario…

Doppie punte

Colpiscono di solito i capelli lunghi, deboli e sottili. La cuticola (o scudo protettivo del capello) cede e si sfibra, permettendo la formazione di due o più punte, che rendono la capigliatura opaca, stopposa e difficile da pettinare. “A indebolire la cuticola – osserva Tartaglini – concorrono più fattori: inquinamento, sole, cloro (per chi va in piscina), sbalzi termici. Oppure tinture, permanenti e phonature mal eseguite”.

Contro i radicali liberi

Ci sono vari fattori che possono portare ad una maggiore perdita di capelli rendendoli deboli, spenti e con un aspetto trascurato e poco  sano. Quali? “Primi fra tutti gli stress psichici e le cattive abitudini alimentari – afferma il Dottor  Tartaglini – che  favoriscono l’azione dei radicali liberi, provocando l’invecchiamento precoce dei bulbi piliferi, ma anche condizioni particolari che devono essere valutate dallo specialista, quali il termine di una gravidanza, la sospensione di un estro-progestinico, l’interruzione di una terapia per l’alopecia androgenetica, l’utilizzo di alcuni farmaci, l’ipotiroidismo, la carenza di ferro e zinco” Non sempre i prodotti da applicare localmente sono in grado – oltre al sintomo – di risolvere la causa, che risiede, invece, alla radice capillizia, attaccata dai radicali liberi. “Un aiuto – conclude Tartaglini – può venire dagli integratori alimentari che forniscono all’intero organismo molti principi attivi antiradicali e antiossidanti come vitamine, selenio, rame e zinco”.

Caduta non stop

Quando i problemi ai capelli sono accentuati è bene evitare autodiagnosi e cure consigliate dal parrucchiere. Solo il medico, infatti, può stabilire la giusta causa tramite particolari esami, come il tricogramma, che studia il capello nelle varie fasi del suo ciclo, oppure il mineralogramma, che stabilisce eventuali carenze o accumuli di minerali nel capello.

Info: Dottor Dario Tartaglini – Direttore Sanitario  BETAR MEDICAL –  Studio Polispecialistico di Medicina e Chirurgia – Via Melzi D’Eril, 26 – 20154 MILANO – Tel. 02/36684785/6 info@betarmedical.itwww.betarmedical.it

 

Stefania Bortolotti

 

 

 

 

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