Approvato il bilancio consuntivo di CremonaFiere

CremonaFiere

Approvato il bilancio consuntivo di CremonaFiere

16 manifestazioni di tipo fieristico in 12 mesi e 311 fra convegni e seminari. Sono alcuni dei numeri che descrivono il 2016 di CremonaFiere, dati presentati nel corso dell’Assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio. Gli espositori diretti che hanno partecipato alle iniziative di CremonaFiere sono stati 1.432, attirando 217.553 visitatori, fra cui 96.000 professionali. E 116 sono stati i giorni in cui il quartiere fieristico è stato utilizzato per manifestazioni.

Cremonafiere ha puntato su un intenso lavoro di comunicazione, capace di generare 15 milioni di contatti, fra attività di email mailing, comunicati stampa, contatti unici dei siti web del circuito di CremonaFiere, pubblicità on-line e off-line, e articoli pubblicati su oltre 1.000 testate d’informazione.

Lo stesso documento evidenzia 7.182.007 euro di riserve (contro i 7.173.185 dell’anno precedente). Secondo il Conto economico d’esercizio, i ricavi conseguiti e i costi sostenuti più significativi comprendono:

  • un valore totale di produzione di 4.456.759 euro
  • costi per servizi pari a 2.049.614 euro
  • ammortamenti per 664.990 euro

Il margine lordo della gestione delle manifestazioni 2016 è stato di 1.859.022 euro. Il margine operativo lordo è di 893.658 euro. L’attività di Cremonafiere, secondo i parametri del Cermes Bocconi, ha generato un indotto sulla città e sulla provincia pari a oltre 45 milioni di euro, con più di 4.500 occasioni di impiego. Il bilancio vede un utile di gestione di 15.402 euro che, rettificato dalla componenti straordinarie, evidenzia una perdita netta di 130.998 euro.

Con l’arricchirsi del buquet di eventi – anche grazie alla terza manifestazione dedicata all’equitazione aggiuntasi proprio quest’anno al calendario: Euro Futurity -, il quartiere fieristico di Cremona si è rivelato un riferimento di grande interesse e di forte vocazione internazionale anche per gli eventi di tipo sportivo.

Una strategia, quella in favore di una convinta internazionalizzazione, che ormai da anni viene perseguita dal polo fieristico nelle più diverse manifestazioni che ne coinvolgono i padiglioni. Il tutto con una ricaduta, in termini di presenze dall’estero e riconoscibilità oltre i confini italiani, sicuramente preziosa per il sistema Cremona. Con questa logica, Cremonafiere non ha mai smesso di investire sulle proprie manifestazioni nonostante il momento complesso per il mercato.

 

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