La “settimana bianca” mai vista? In Sardegna!

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La “settimana bianca” mai vista? In Sardegna!

La sabbia più invidiata e le uscite in barca a vela, ma anche cucina, cultura e un artigianato unico: il fascino del mare d’inverno e la ricchezza di una terra che offre il meglio di sé anche a Natale

Settimane bianche ma non sulla neve. Nel 2017 c’è un nuovo trend: vacanze invernali su ampie distese candide ma non ghiacciate. Le spiagge bianche della Sardegna: questa l’ultima moda del turismo fuori stagione.  Mete incontestabili e super gettonate in estate esercitano un fascino singolare anche senza il solleone, grazie al clima mite. Il fascino di uscire in barca a vela o di una battuta di pesca nel mare d’inverno è impareggiabile. Come anche assaggiare i ricci di mare sul lungomare. Quei lungomare delle spiagge più belle, come Cala Coticcio, a nord-est dell’isola di Caprera, o la Pelosa, a Stintino in provincia di Sassari, protetta dai faraglioni di Capo Falcone, dall’isola Piana e dall’Asinara. Le distese di sabbia da ammirare non sono solo quelle bianche, ce ne sono anche di spettacolari rosa come la spiaggia Budelli nell’arcipelago della Maddalena tutelata da vincoli paesaggistici, dove non si può sostare a lungo e per fotografarla si deve transitare su un percorso preciso accompagnati dalle guide del Parco. Per restare sul medesimo colore, un altro spettacolo è quello offerto dai fenicotteri rosa, dello stagno di Notteri a Villasimius, visibili anche a dicembre e gennaio mentre si riposano in attesa della primavera e del periodo di nidificazione.

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Per chi vuole andare oltre al mare d’inverno, c’è anche un’altra Sardegna: quella delle città che in questo periodo meritano di essere visitate perché mostrano il loro vero volto. A cominciare dal capoluogo Cagliari, in cui vi sono un porto e un aeroporto internazionale con il quartiere più alto e antico, il quartiere di Castello, dove aggirandosi tra i vicoli stretti si arriva alla Cattedrale di Santa Maria, al Palazzo Vice regio, alle torri pisane dell’Elefante e di San Pancrazio, alla Porta dei Leoni e al Bastione di Saint Remy, una delle fortificazioni più importanti della città. Un’altra meta interessante è Alghero, la piccola Barcellona italiana, dove il 22% della popolazione parla il catalano, nella variante algherese riconosciuta dalla Repubblica Italiana come lingua minoritaria. Ad Alghero, quinta città sarda per numero di abitanti, una delle principali attrattive è senz’altro la Riviera del corallo. E’ qui, infatti, che si trova il maggior quantitativo della qualità più pregiata di corallo rosso.

SardegnaIn Sardegna d’inverno ce n’è davvero per tutti i gusti: basti pensare che ad Is Arenas si trova un prestigioso campo da golf che, con le sue 18 buche, richiama turisti internazionali. Indipendentemente dalle attrattive da cui si è affascinati, che siano il golf, le bellezze architettoniche o le spiagge bianche e rosa, il modo migliore per conoscere l’isola anche durante l’Inverno rimane via mare. Si può organizzare questa insolita e indimenticabile vacanza tranquillamente da casa, navigando on line in un mare di offerte e trovando la più interessante e conveniente, per esempio, prenotando un dei tanti traghetti per la Sardegna online, dove è possibile trovare numerose offerte e prenotare le migliori compagnie del Mediterraneo. Potrete scegliere tra diversi metodi di pagamento e di recapito del vostro biglietto godendo anche di un vantaggio tutt’altro che trascurabile: la garanzia della copertura assicurativa contro l’annullamento del viaggio acquistabile contestualmente al biglietto del traghetto.

E non è ancora tutto. Chi non riesce a resistere alla classica atmosfera natalizia, anche in Sardegna può essere accontentato e visitare, nelle più grandi città e in tante località della regione, i mercatini di Natale dove acquistare il torrone morbido di Tonara e altre specialità gastronomiche o artigianali. Gli appassionati del genere gradiranno, per esempio, le mostre dedicate ai presepi artigianali nella provincia di Carbonia-Iglesias o visitare Collinas, il paese dei presepi conosciuto anche come la piccola Betlemme del Medio Campidano, dove i cittadini si cimentano non solo nella costruzione di capanne e statuette in stile locale, ma anche all’Epifania nella rivisitazione della Natività. Facendo culminare il 6 gennaio i festeggiamenti nella piazza del Comune con il presepe vivente decisamente molto suggestivo.

 

A cura di Pietro Cobor

 

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