“Quando eravamo fratelli”, una profonda storia di crescita

Cinema

Tratto da romanzo “Noi, gli Animali” (We The Animals) di Justin Torres, “Quando eravamo fratelli” è un film drammatico del 2018 diretto da Jeremiah Zagar e distribuito in Italia da I Wonder Pictures. E’ stato presentato al Sundance  Film Festival 2018, dove ha vinto il Next Innovator Award.

Il film nasce da un’esperienza di vita vera: ha come protagonisti  tre fratelli portoricani, Manny, Joel  e Jonah che vivono con i genitori in un sobborgo rigoglioso della Pennsylvania rurale, in una zona arretrata degli Stati Uniti chiamata Utica.

La storia racconta la complicità fra i tre fratelli, il cui minore ha dieci anni, e il rapporto con i loro genitori. La serenità in casa è spesso infranta dai violenti litigi, dagli abbandoni e dai ritorni di un padre impulsivo e manesco.

I genitori verso i figli sono amorevoli ma tormentati.  “Ma” è follemente innamorata di “Pa”  anche quando è duro con lei e la lascia per poi ritornare e lei glielo permette non perché è debole ma perché vuole che tra loro funzioni. Nonostante il legame e la forte chimica, la coppia è come bloccata. Alla prima gravidanza, lei , italo-irlandese, aveva 14 anni e lui, portoricano, 16. Sono isolati dalle loro famiglie e dagli amici, sfiniti dalla mancanza di lavoro e dalla costante pressione di dover portare a casa da mangiare. Tutte le difficoltà non mettono mai in discussione il sentimento che c’è fra di loro, lo rendono solo più complicato.

“Pa” è fiero che Manny e Joel nuotino agilmente con lui nel lago vicino a casa ed esige che anche Jonah impari a nuotare, perciò lo porta al centro del lago immergendolo nell’acqua <<o nuoti o affondi>>.  Il bambino all’inizio quasi annega ma solo all’ultimo secondo riesce a risalire a galla per salvarsi la vita. Per “pa” questa è una lezione di vita per spiegare al figlio <<quanto il mondo sarà incredibilmente crudele. Non c’è posto per debolezze e vulnerabilità>>.

Il film cerca di affrontare il significato della violenza e come questi bambini reagiranno.

Il modo in cui i ragazzini guardano gli abusi del padre cambia durante il film; all’inizio non capiscono, poi devono decidere se accettare questa violenza o allontanarsene. Manny e Joel imitano il padre, mentre Jonah, il più piccolo e ancora coccolato dalla madre, ha una reazione diversa e sceglie un suo percorso personale, staccandosi dall’ideale mascolino incarnato dal padre.

In una casa senza porte, questa famiglia vive tutta insieme, sentono tutti tutto.

Jonah vorrebbe un suo  spazio, perciò si rifugia sotto il letto per avere la propria intimità: in un suo diario descrive e disegna gli avvenimenti familiari con un linguaggio chiarissimo, in una forma di privata confidenza.

Disegna tutto ciò che gli capita attorno, lo sbocciare della sua sessualità, la violenza fra i suoi genitori e come lui vive la sua fuga.  Jonah esprime la sua sensibilità, si apre a ciò che sente, si distacca dai suoi fratelli, fra loro non ci sarà più complicità, ebbrezza nel gioco e nell’avventura. Egli affronterà un cammino più impervio, più appartato, più libero.

Il film inizia con Jonah che parla di sé come un “noi” , si trasformerà infine in un “io” pieno di solitudine.

Quando eravamo fratelli (titolo originale: We the Animals)

Regia: Jeremiah Zagar

Sceneggiatura: Dan Kitrosser e Jeremiah Zagar

Fotografia: Zak Mulligan

Musiche: Nick Zammuto

Scenografia: Katie Hickman

Animation: Mark Samsonovich

Cast: Raul Castillo, Josiah Gabriel, Terry Holland, Isaiah Kristian, Evan Rosado e Sheila Vand

Distribuzione italiana: I Wonder Pictures –  www.iwonderpictures.it

Dal 16 maggio 2019 al cinema.

 

Judith Maffeis Sala

 

 

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