Preraffaelliti

Preraffaelliti. Amore e desiderio

A Palazzo Reale a Milano, dal 19 giugno al 6 ottobre 2019, si aggiunge un nuova affascinante mostra, quella dei Preraffaelliti.

La mostra porta per la prima volta a Milano l’arte dei Preraffaelliti, circa ottanta opere di 18 esponenti del movimento, in un percorso espositivo curato da Carol Jacobi, Curator of British Art, 1850-1915 di Tate Britain. Inoltre si avvale del contributo scientifico di Maria Teresa Benedetti, che mette in luce proprio le sinergie tra Preraffaelliti e l’Italia. Tra le opere esposte alcuni dipinti iconici che difficilmente escono dal Regno Unito per essere prestati.  “Uno straordinario apporto” ha precisato Filippo De Corno, assessore alla Cultura.Preraffaelliti

Fu proprio Andrew Tate, industrial e collezionista, grande amante dei Preraffaelliti, a voler donare 65 opere alla National Gallery, nel 1889, che però declinò per mancanza di spazio. Nacque così un movimento per la creazione di un nuovo spazio museale a Londra, ovvero la Tate.  C’è un’opera che, forse più di tutte, incarna nell’immaginario collettivo l’estetica, la grazia, la sensualità preraffaellita. E’ l’Ophelia di John Everett Millais (1829-1896), olio su tela, cm 76,2 x 111,8.

I preraffaelliti erano giovani radicali, anche negli stili di vita, controversi e contemporanei, quasi una società segreta che si opponeva ai dettami convenzionali della Royal Academy of Art (fondata il 10-12-1768). Nei loro dipinti, storie tratte dalla letteratura (Dante Alighieri (1265-1321), Giovanni Boccaccio (1313-1375), Alfred Lord Tennyson ( 1809-1892), Robert Browing (1812-1889), Charles Dickens (1812-1870), William Shakespeare (1564-1616), dalla Bibbia e dagli antichi miti.

<<Osservate attentamente, soffermatevi su ogni dettaglio –  invita Carol Jacobi, Curator of British Art -; i Preraffaelliti furono i primi a dipingere dal vero, dall’osservazione della natura e sperimentarono anche tecniche pittoriche all’avanguardia con un grande uso di pigmenti luminosi e brillanti come il viola o il verde, usato in verità per poco, prima di scoprire che fosse velenoso>>.

Il Preraffaellismo era un movimento che rifiutava le tradizioni che supponeva posteriori alla pittura di Raffaello Sanzio (1483-1520), rivalutando l’arte dei “primitivi” e dei quattrocentisti: sul piano ideologico si auspicava un ritorno all’araldico mondo della cristianità medievale e ad un’arte genuina, semplificata attingendo particolare vigore dai “nazareni”, dal gruppo dei “puristi” italiani e dai primitifs francesi.

La corrente artistica preraffaellistica nacque nell’epoca dell’Inghilterra vittoriana, un periodo di grandi contrasti e di mutamenti, di grande moralismo e di serietà a cui si contrapponevano interessi bizzarri e fantasiosi; un periodo di luci e di ombre, di contrasti sociali sempre più accentuati, di grandi scoperte e di nuove domande.

Per epoca vittoriana si intende comunemente il lungo periodo del regno della Regina Vittoria, che salì al trono a soli 18 anni, il 20 giugno 1837, fino alla sua morte avvenuta il 22 gennaio 1901.

Fu un periodo di stabilità, floridezza economica ed espansione commerciale e coloniale; la società però presentava lacerazioni sociali, psicologiche e culturali che vennero risolte con faticosi compromessi e precari equilibri tra ipocrisia e realtà dello sfruttamento, fede e scienza. In quegli anni si evidenziò fortemente anche il divario fra classi ricche e povere.

Nel 1848, quando in Europa scoppiarono rivoluzioni politiche e sociali che coinvolsero quasi tutte le nazioni, in Inghilterra, sette studenti si unirono per produrre una rivoluzione artistica: liberare la pittura britannica dalle convenzioni e dalla dipendenza dei vecchi maestri.  Ne fecero parte uomini e donne della cerchia così detta “preraffaellita”, sperimentando nuove convinzioni, nuovi stili di vita e di relazioni personali, radicali quanto la loro arte.

La confraternita dei Preraffaelliti così si compose: James Collinson, pittore (1825-1881), William Holman Hunt, pittore (1827-1910), John Everett Millais, pittore (1829-1896, Dante Gabriel Rossetti, pittore,poeta (1828-18829, William Michael Rossetti, fratello di Dante, poeta, critico (1829-1919), Frederic Georges Stephens, critico (1828-1907), Thomas Woolner, scultore, poeta, (1825-1892).

Il gruppo era incoraggiato dal critico  e collezionista John Ruskin, il quale riteneva che la natura in sé fosse già un’opera d’arte creata da Dio e che la verità dell’emozione e dello spirito si potesse trovare osservandone da vicino la bellezza. I Preraffaelliti indagarono una gran quantità di motivi nuovi e di nuovi effetti di luce.

PreraffaellitiDopo lo scioglimento della Confraternita (1853), la cerchia dei Preraffaelliti guadagnò nuovi osservatori e nuovi seguaci. Rossetti abbandonò la “fedeltà alla natura” per concentrarsi su piccoli disegni e acquerelli ispirati all’arte e alla letteratura medievali, soprattutto alla poesia di Dante e alle storie arturiane di Thomas Mallory. Questi lavori di carattere particolarmente intimo venivano donati o venduti a colleghi, amici e collezionisti. Lo stile di vita bohémien dei Preraffaelliti rigettava ogni convenzione sociale e artistica. Molti loro disegni rappresentano amanti in situazioni emotive complesse: un’eco della vita vera. Rossetti e i suoi seguaci conobbero una seconda fase “estetica” del Preraffaellismo esplorando connessioni tra arte, design poesia e musica e orientandosi all’idea di bellezza e al suo potere seduttivo.

Svilupparono una ritrattistica nuova e poetica, raffigurando donne della loro cerchia come personaggi letterari. Concentrate in se stesse e perse nelle loro fantasticherie, queste figure non raccontano una storia evocando, piuttosto, un sentimento e un’atmosfera. Rinacque l’entusiasmo per il grandi artisti del Rinascimento, come Leonardo Da Vinci e Tiziano, con l’opulenza delle stoffe da loro raffigurate, col loro stile ritmico e rotondo e con la morbidezza della loro luce. Burne-Jones fu in Italia più volte e sviluppò uno stile idealizzato per i suoi soggetti ultraterreni.

Preraffaelliti. Amore e desiderio

Palazzo Reale piazza del Duomo 12, Milano

Dal 19 giugno al 6 ottobre 2019

Orari: lunedì 14,30-19,30

Martedì – mercoledì – venerdì – domenica  9,30-19,30

Giovedì e sabato 9,30-22,30

La biglietteria chiude un’ora prima (ultimo ingresso)

Biglietti con audioguida Intero € 14 – Ridotto € 12

Biglietto open € 17 (prevendita obbligatoria inclusa)

Ridotto abbonamento Musei Lombardia € 10

Ridotto speciale € 6

Biglietto congiunto 2 mostre “Preraffaelliti. Amore e Desiderio” + “Il Meraviglioso Mondo della Natura”€ 18

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI  02.54914

palazzorealemilano.it – mostra preraffaelliti.com  – tiket24ore.it

 

Judith Maffeis Sala

 

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