Luca Parmitano, dallo Spazio alla Terra

Luca Parmitano

Luca Parmitano, dallo Spazio alla Terra

Luca Parmitano è arrivato alla Stazione Spaziale Internazionale, per la Missione ESA BEYOND, insieme all’astronauta statunitense Andrew Morgan e al cosmonauta russo Alexander Skvortsov, sulla navicella spaziale Soyuz MS – 13 , domenica 21 luglio 2019.

Oggi, 29 luglio, all’ora italiana 15,10, presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, a Milano, si è svolta la prima conferenza stampa in diretta dalla Stazione Spaziale Internazionale ed i giornalisti hanno rivolto domande al nostro astronauta per un collegamento di circa 20 minuti.

Grande emozione fra i presenti e soddisfazione per il chiarissimo collegamento in voce e immagini.

Parmitano è stato il primo astronauta europeo a raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale, la sua prima missione “Volare” dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) si svolse nel 2013. Durante questo suo primo soggiorno, Luca svolse oltre 40 esperimenti scientifici, molti dei quali sono ancora in corso.Luca Parmitano

Ha scelto lui stesso il termine “BEYOND” per questa seconda missione nello spazio, per indicare il nostro desiderio di esplorare l’universo, di guardare ben oltre il nostro pianeta e di ampliare le nostre conoscenze.

Durante la seconda parte della missione Beyond, Luca Parmitano assumerà il ruolo di comandante della Stazione Spaziale Internazionale, con in programma una serie di  operazioni spaziali impegnative per riparare un cacciatore di materia oscura conosciuto come Alpha Magnetic Spectrometer;  sosterrà 50 esperimenti europei e oltre 200 esperimenti internazionali di microgravità, nel corso dei sei mesi della sua missione.

Parmitano, colonnello pilota dell’Aeronautica militare, durante il collegamento appariva sereno, e rispondendo alle domande, spiegava alcuni dei programmi da svolgere, come quelli di Grip e Grasp.

Grip riguarda il modo in cui la microgravità influisce sulla sua capacità di afferrare un oggetto, perciò Luca misurerà le forze di presa, l’umidità e l’accelerazione per valutare in che modo il corpo può adattarsi ad ogni situazione. Questo esperimento sarà utile agli ingegneri che si occuperanno della progettazione di protesi di arti da utilizzare sulla Terra e delle interfacce di cui si servono gli astronauti per comandare robot su altri pianeti con livelli di gravità diversi.

Grop indaga sulla fisiologia della coordinazione occhio-mano. Quando si protende un braccio per afferrare una tazza di caffè, il cervello calcola il movimento effettivo della mano utilizzando indicazioni visive, ma anche quando i muscoli delle spalle debbano contrastare la forza di gravità diretta verso il basso per mantenere il braccio diritto. Questa ricerca potrebbe far luce sui possibili trattamenti per i disturbi legati alle vertigini, all’equilibrio e all’orientamento spaziale. Per gli astronauti, la ricerca sarà utile durante le passeggiate spaziali, attività per la quale la coordinazione in assenza di peso e con poche indicazioni visive è assolutamente vitale.

Alla domanda: “Rispetto alla prima volta, che cos’è cambiato?” – Luca ha risposto << Il piacere di volare, spostandomi con un dito, lo provai soltanto verso la fine, la prima volta>>.  Inoltre: “Quali esperimenti?”

<<Per il corpo umano, per la Neuronite-Vestibolare, la labirintite, nota come otite interna, che si traduce in vertigini e possibile perdita dell’udito.>>

“E il problema dei cambiamenti climatici?” – Parmitano ha risposto: <<La Stazione Spaziale Internazionale è una delle piattaforme che possono dare conoscenza per quanto riguarda il riscaldamento globale. L’Agenzia Spaziale europea ha un programma satellitare che fa osservazione terrestre ad altissima definizione, ed è lì che abbiamo visto i dati scientifici che ci danno idea di quale sia il trend del riscaldamento globale. Noi dalla ISS possiamo fare osservazione umana e quello che posso dire è che ho visto davvero i cambiamenti, nelle foto mie e dei colleghi, negli ultimi sei anni; ho visto i deserti avanzare, ho visto i ghiacci squagliare, spero che il nostro sguardo possa essere condiviso per allarmare la gente verso quello che è il nemico numero uno oggi, il riscaldamento globale. E che possa dare una spinta ai nostri leader, affinché facciano il possibile per migliorare la situazione>>.

“A che cosa ci si abitua meno facilmente?”  – << Il caffè a bordo.>>

Gli è stato chiesto: “Sei riuscito a vedere la tua Sicilia?” – la risposta: <<Non ho avuto molto tempo, il pianeta è molto cambiato; presto vedrete anche le foto.>>

E in ultimo, alla fine della diretta “Una barzelletta che vi raccontate?” – Luca sorridendo: <<Sulla ISS sono giorni di trasloco del carico appena giunto con la capsula Cargo Dragon, è che purtroppo, qui a bordo non abbiamo spazio!>>

 

Judith Maffeis Sala

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