Ospedale San Camillo-Forlanini: presentato il robot di quarta generazione da Vinci Xi

Ospedale San Camillo-Forlanini

Ospedale San Camillo-Forlanini: presentato il robot di quarta generazione da Vinci Xi

L’Ospedale San Camillo-Forlanini è la prima struttura pubblica del Lazio a togliere i tumori attraverso un robot di quarta generazione che permette al chirurgo di immergersi “virtualmente” e in 3 D nel corpo del paziente per operare.

L’Azienda ospedaliera San Camillo ospita la quarta generazione del sistema “Da Vinci Xi” un robot che permette di fare operazioni mininvasive, interventi che di fatto rappresentano l’ulteriore evoluzione della laparoscopia.

Il chirurgo non opera con le proprie mani ma manovra un robot a distanza, rimanendo seduto ad una console che si trova all’interno della sala operatoria.  Il sistema permette una visione tridimensionale del campo operatorio con il medico che viene immerso nel corpo del paziente senza l’uso di occhiali. Inoltre, il macchinario elimina il tremore fisiologico delle mani del chirurgo.

“L’Ospedale San Camillo – spiega Fabrizio d’Alba, direttore generale dell’Ospedale San Camillo-Forlanini – ha acquisito una leadership professionale sulla chirurgia laparoscopica per le patologie oncologiche. Il robot aggredisce le patologie in maniera puntuale e va ad estirpare il tumore riducendo l’invasività dell’intervento. Una modalità che ha indubbi vantaggi per i pazienti, con una riduzione dei tempi di ospedalizzazione, un minor dolore post operatorio ed una ripresa più rapida delle attività quotidiane”.

La dotazione di questa innovazione tecnologica è stata raggiunta attraverso l’intesa con Abmedica – società che si occupa della commercializzazione in Italia della tecnologia Da Vinci – che con una forma contrattuale “ad hoc” ha permesso alla struttura pubblica di rendere più sostenibile l’investimento.

Il Robot da Vinci è di fatto già posizionato ed operativo nella sala 5 del Blocco operatorio elettivo dell’Ospedale San Camillo.

“Da una settimana abbiamo ad utilizzarlo in oncologica per i tumori del colon-retto – ha spiegato Pierluigi Marini, direttore dell’Unità operativa complessa di chirurgia generale e d’urgenza e delle nuove tecnologie – poi sperimenteremo interventi per l’oncologia gastrica e per la patologia da reflusso gastrico”

“La nostra previsione – aggiunge il chirurgo – è di realizzare nel 2020 almeno 350 operazioni di robotica utilizzando questo sistema per la cardiochirurgia e la chirurgia urologica e per il tumore della prostata. Con questi numeri – ha concluso Marini – il nostro ospedale si imporrà come centro di riferimento nazionale”. “Una pagina importante per il San Camillo – ha concluso l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato – punto di eccellenza dell’intero servizio sanitario regionale.”

www.scamilloforlanini.rm.it

 

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