Novità Design Week 2021: D-house e Stratasys

Novità Design Week 2021: D-house e Stratasys

D-house

In occasione della Design Week la collezione “Knitting the Future” e altri sample in 3D stampati da Stratasys sono in esposizione presso LOM – Locanda Officina Monumentale in Via Galileo Ferraris 1 a Milano.

Evento aperto al pubblico dalle 9 alle 19.00.

D-house

D-house, un laboratorio urbano in cui ricerca e sviluppo sono portati avanti mediante tecnologie all’avanguardia per ispirare e guidare i designer nella scoperta di nuove applicazioni nel mondo della moda, ha sfruttato l’innovativa tecnologia di stampa 3D diretta su tessuto di Stratasys. La rivoluzionaria collezione “Knitting the Future. 3D Printing meets Merino Wool” è nata dalla collaborazione con The Woolmark Company, una prestigiosa organizzazione senza fini di lucro che si occupa della promozione delle lane australiane, e Stratasys, un leader globale nel settore della stampa 3D.

D-house

D-house è un progetto creato dalla prestigiosa azienda manifatturiera italiana Dyloan, al servizio del settore della moda di fascia alta dal 1987 e rinomata per l’utilizzo di nuove tecnologie al fine di creare nuove applicazioni di design per i marchi della moda. Il progetto “Knitting the Future. 3D Printing meets Merino Wool” ha coinvolto tre designer internazionali e quattro studenti del Royal College of Art di Londra, supportati da diversi maglifici e filature italiani. Il risultato sono modelli unici stampati in 3D direttamente su capi di maglieria in lana Merino utilizzando la tecnologia PolyJet J850™3DFashion, concepita appositamente per il settore della moda. La tecnologia di stampa 3D direttamente su tessuto di Stratasys è stata lanciata per la prima volta in occasione della settimana della moda di New York nel 2019, con la presentazione dei primi capi con elementi stampati direttamente su lana, una novità assoluta nel settore.

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Tra gli outfit più entusiasmanti della collezione spicca “Illusion”, un elegante cappotto jacquard con effetto 3D a quattro colori creato dai designer Vittorio Branchizio e Uroš Mihić in collaborazione con Maglificio MAS. La trama della stampa 3D, che richiama una serie di dadi, crea l’illusione di sfumature iridescenti che cambiano tonalità a seconda dell’angolazione da cui viene guardato il capo. Per ottenere questo accattivante effetto cromatico, i designer hanno stampato in 3D una serie di cubi cavi direttamente sul retro del cappotto in maglia di jersey. I cubi sono stati quindi disposti in una precisa configurazione per consentire alle superfici di filtrare il colore, creando una variazione di toni e sfumature. I designer hanno infine aggiunto al tessuto in lana merino 100% un filo termoindurente per conferire più struttura al capo.

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Un’altra creazione altrettanto elegante è “//WOOOL//” del famoso designer Matteo Cibic in collaborazione con Maglificio Miles, che comprende outfit sia maschili che femminili dallo stile elegante e creativo. Entrambi i capi sono stati realizzati con filati di pura lana Merino e presentano una serie di effetti 3D stampati direttamente sul tessuto. Punto chiave del concept è l’uso della stampa 3D per produrre volumi trasparenti e integrare forme interne al fine di creare un effetto olografico. Grazie a PolyJet J850 3DFashion, la tecnologia di stampa 3D direttamente su tessuto, Cibic è stato in grado di creare una serie di strutture 3D ultra trasparenti con sottili strisce interne di motivi e colori a contrasto applicate direttamente sulla lana Merino. La struttura trasparente simile a una lente crea effetti olografici.

“Ciò che mi ha immediatamente sorpreso di questa tecnologia di stampa 3D è l’accuratezza del colore Pantone; siamo in grado di riprodurre il colore desiderato con estrema fedeltà, un fattore essenziale quando si lavora con i creativi della moda”, spiega il fondatore di D-house Loreto Di Rienzo, che gestisce l’azienda insieme alla sorella Anna Maria (con cui ha fondato anche Dyloan).

“Inoltre, le diverse proprietà dei materiali disponibili ci offrono una libertà di progettazione ancor più ampia”, continua Di Rienzo. “Oltre a poter stampare in 3D diverse trame e finiture direttamente sul tessuto, possiamo aggiungere elementi funzionali al capo. Disporre di queste capacità ci permette di presentare ai clienti una gamma estremamente ricca dal punto di vista estetico e alternative altamente creative”.

Nuove possibilità di design che attirano i principali marchi della moda

I progressi compiuti finora nell’esplorare nuove possibilità di design utilizzando PolyJet J850 3DFashion, la tecnologia di stampa 3D direttamente su tessuto, non sono passati inosservati e Di Rienzo ha confermato di essere già in contatto con diversi marchi leader nel settore della moda per progetti futuri. Il team di D-house sta anche sperimentando metodi di produzione completamente nuovi per capi, borse e scarpe di alta moda, tra cui la combinazione della stampa 3D direttamente su tessuto con altri processi come la termoformatura, nonché l’uso della tecnologia per riparare capi vintage e aumentare ulteriormente la sostenibilità nel settore.

“La stampa 3D ci permette di realizzare complesse geometrie di design che non potremmo ottenere in nessun altro modo; e il mio sogno è creare un capo d’abbigliamento finito interamente con la stampa 3D”, spiega Di Rienzo. “La tecnologia presenta proprietà decorative e funzionali che stiamo tuttora esplorando e che sono certo ci permetteranno di ottenere applicazioni innovative e inaspettate. Per quanto riguarda i materiali, credo che negli anni a venire non saremo necessariamente costretti a usare i tessuti. Verranno sviluppati nuovi materiali e, grazie alla stampa 3D direttamente su tessuto, saremo in grado di utilizzarli per produrre una nuova categoria di indumenti.

“Inoltre, dal punto di vista della sostenibilità, una questione estremamente attuale nel mondo della moda di fascia alta, la stampa 3D ci offre la possibilità di personalizzare e produrre pezzi solo nelle quantità necessarie. E questo è uno dei motivi per cui abbiamo avviato con Stratasys una stretta collaborazione che sarà fondamentale per il progresso della nostra attività”, afferma.

Secondo Naomi Kaempfer, Creative Director for Art, Design, and Fashion presso Stratasys, l’azienda si sta concentrando sulla produzione di capi di moda realizzati in 3D per il mercato del lusso e dell’alta moda che soddisfino gli elevati standard dei marchi più esclusivi.  Negli ultimi cinque anni, la stampa 3D ha fatto notizia insieme alle nostre collezioni di moda. Nell’ambito della collaborazione con i marchi della moda ci stiamo concentrando sulla realizzazione di ornamenti con un’inedita estetica matematica che permette di creare accattivanti effetti ottici. Questo, insieme al software di design 3D altamente computazionale, sta innalzando lo standard grazie a un nuovo linguaggio estetico per il mercato della moda”, conclude.

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