Flee, un film d’animazione speciale

Flee

Flee, un film d’animazione speciale

Flee, diretto dal regista danese Jonas Poher Rasmussen, candidato a tre premi Oscar 2022, come miglior film internazionale, miglior film di animazione e miglior documentario, sarà nelle sale cinematografiche italiane dal 10 marzo 2022, distribuito da I Wonder Pictures.

Il regista ci racconta una storia vera, utilizzando un nome di fantasia per il protagonista, Amin Nawabi.  Rasmussen e Amin si sono conosciuti da adolescenti, frequentando la stessa scuola.

Amin nel suo viaggio da profugo sbarca in Danimarca e, mentendo – come gli era stato raccomandato di fare – chiede asilo, dicendo di non avere più familiari, uccisi nel conflitto.

Il sistema di welfare per i rifugiati lo prende in carico. Accolto in adozione svolge gli studi fino a diventare un affermato docente universitario di Princeton.

Le prime scene di Flee, di animazione con qualche inserimento filmato d’archivio che documenta la guerra in Afghanistan, mostrano un bimbetto a Kabul che corre per le strade al ritmo di Take On Me degli A-ha, indossando le cuffie, il suo walkman e la camiciola di sua sorella. Il piccolo Amin va verso casa, dove c’è la mamma che prepara il pasto. Quando i mujaheddin prendono il potere, il padre viene arrestato e imprigionato e la famiglia fugge per sopravvivenza verso l’Europa, con destinazione Svezia, dove lavora il figlio maggiore. Purtroppo per la mamma, Amin e le sue due sorelle inizia un’odissea di pericoli: trafficanti di uomini, viaggi della speranza che sono truffe. Poi, sempre rinchiusi nell’abitazione di fortuna a Mosca, in quanto privi di documenti. Con i soldi mandati da Stoccolma che però bastano per una sola persona, affidandosi ad un trafficante di lusso garantito, la mamma sceglie Amin, adolescente. Peccato che anziché in Svezia dal fratello maggiore arrivi a Copenaghen solo e senza soldi.

Successivamente, dopo le immagini tracciate a matita che delineano la sofferenza, abbiamo Amin adulto, che ha un compagno danese ed è prossimo alle nozze.  Sdraiato su un tappeto, il regista Rasmussen gli domanda: <Che cosa significa casa per te?> Amin sospira e risponde:< Casa è un luogo sicuro, dove stai con la tua famiglia e nessuno ti caccia da lì…>

Amin non ha mai rivelato al suo compagno di scuola la sua vera identità e quanto ha patito; ora però, rivedendo Jonas Poher Rasmussen, decide di aprirsi e confidare le sue dolorose esperienze.

Perchè?  Amin non vuole apparire, non vuole diventare visibile, essere riconosciuto per strada, vuole semplicemente dare una testimonianza di quello che accade ad un rifugiato: dolore, spaesamento, solitudine, una sofferenza con cui cresci e che in qualche modo ti forma, ti plasma.

Rasmussen considera il racconto di Amin un inno alla vita e alla libertà, un percorso umano intessuto di sfide e di gioia contagiosa. Una cronaca veritiera e poetica appresa dalla viva voce del protagonista e decide di farne un film.

Clip 1 https://www.youtube.com/watch?v=obNQXo43asM&feature=youtu.be  

Clip 2  https://www.youtube.com/watch?Clip 2 v=rOHz4wGU3qA&feature=youtu.be

FLEE

Nei cinema dal 10 marzo 2022

Durata 89 minuti

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