Bosch e un altro Rinascimento, capolavori fiamminghi, italiani e spagnoli

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Bosch e un altro Rinascimento è la mostra aperta al pubblico fino al 12 marzo 2023 a Palazzo Reale di Milano.

Questa grande mostra celebra  il genio creativo di Hieronymus Bosch (1453-1516), contemporaneo del Rinascimento che ha però creato uno stile completamente diverso e molto distante dal mito della classicità.

Hieronymus Bosch è noto in tutto il mondo per il suo linguaggio fatto di visioni oniriche e mondi curiosi, incendi, creature mostruose e figure fantastiche.

Bosch e un altro Rinascimento

Giovanni Battista

Milano, per la prima volta, sotto la direzione artistica di Palazzo Reale e Castello Sforzesco, rende omaggio al grande genio fiammingo e alla sua fortuna nell’Europa meridionale con un progetto espositivo inedito che presenta una tesi affascinante: Bosch, secondo i curatori rappresenta l’emblema di un Rinascimento “alternativo”, che è la prova dell’esistenza di una pluralità di Rinascimenti, con centri artistici diffusi in tutta Europa.

Il Sindaco Giuseppe Sala così si è espresso: “Bosch e un altro Rinascimento è una mostra davvero affascinate su un artista unico e originale: un’esposizione di sicuro interesse che Palazzo Reale ha realizzato attingendo a una vasta rete di collaborazioni con musei e collezioni, pubbliche e private.”

Bosch e un altro Rinascimento è promossa dal Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e Castello Sforzesco e realizzata da 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE, con il sostegno di Gruppo Unipol, main sponsor del progetto.

Bosch e un altro Rinascimento

Le tentazioni di Sant’Antonio, 1510-1515 – Madrid, Prado

Tre i curatori: Bernard Aikema, già professore di Storia dell’Arte Moderna presso l’Università di Verona, Fernando Checa Cremades, professore di Storia dell’Arte all’Università Complutense di Madrid e già direttore del Museo del Prado e Claudio Salsi, direttore Castello Sforzesco, Musei Archeologici e Musei Storici e docente di Storia dell’Incisione presso l’Università Cattolica di Milano.

Domenico Piraina, Direttore di Palazzo Reale, annuncia: “Questa mostra ha per oggetto l’analisi e la diffusione, soprattutto in Italia e Spagna, della proposta figurativa di Bosch, un artista che visse in pieno nel tempo rinascimentale e che riscosse immediato successo in gran parte dell’Europa. La sua produzione fu caratterizzata da un linguaggio assolutamente innovativo e sorprendente tale da suscitare meraviglia e stupore grazie a un’inventiva e un’immaginazione iperboliche e poderose al punto che nel Novecento, dopo il misconoscimento dell’opera boschiana operato a partire dalla critica illuminista, sarebbe diventato un importante punto di riferimento di alcune correnti artistiche, tra cui primariamente il Surrealismo.”

Claudio Salsi, Direttore Area Castello Sforzesco, Musei Archeologici e Musei Storici, precisa: “Il Castello Sforzesco di Milano ha svolto una funzione strategica nella realizzazione della mostra come prestatore di opere provenienti dalle sue cospicue collezioni: preziose cinquecentine dalla Biblioteca Trivulziana, stampe italiane e fiamminghe dalla Raccolta Bertarelli, oggetti d’arte in vari materiali e tecniche dalle Raccolte d’Arte Applicata e strumenti musicali storici dal Museo degli Strumenti Musicali. Inoltre, in forza della sua prestigiosa Pinacoteca, il Castello è risultato determinante per l’ottenimento dei prestiti di alcuni capolavori irrinunciabili tramite una politica di accordi e scambi istituzionali in regime di reciprocità con importanti musei europei, sulla base di una vasta rete di relazioni con soggetti pubblici e privati intessute direttamente e autorevolmente dai curatori a livello nazionale e internazionale.”

Bosch e un altro Rinascimento

Elefante, Uffizi

Il percorso espositivo presenta un centinaio di opere d’arte tra dipinti, sculture, arazzi, incisioni, bronzetti e volumi antichi, inclusi una trentina di oggetti rari e preziosi provenienti da wunderkammern.

In questo ricchissimo corpus spiccano alcuni dei più celebri capolavori di Bosch e opere derivate da soggetti del Maestro – mai presentate insieme prima d’ora in un’unica mostra. Bosch è infatti autore di pochissime opere universalmente a lui attribuite e conservate nei musei di tutto il mondo. Proprio perché così rari e preziosi, difficilmente i capolavori di questo artista lasciano i musei cui appartengono, e ancora più raramente si ha la possibilità di vederli riuniti in un’unica esposizione. Proprio per la fragilità e la peculiarità dello stato di conservazione, alcune opere dovranno rientrare nelle loro sedi museali prima della chiusura della mostra. Si tratta delle due opere del Museo Lázaro Galdiano di Madrid (Meditazioni di san Giovanni Battista e La Visione di Tundalo) che potranno essere visitate dal pubblico fino al 12 febbraio e delle due opere prestate dalle Gallerie degli Uffizi (l’arazzo Assalto a un elefante turrito e Scena con elefante) che rimarranno in mostra fino al 29 gennaio.

L’esposizione di Palazzo Reale non è una monografica convenzionale, ma mette in dialogo capolavori tradizionalmente attribuiti al Maestro con importanti opere di altri maestri fiamminghi, italiani e spagnoli, in un confronto che ha l’intento di spiegare al visitatore quanto l’‘altro’ Rinascimento – non solo italiano e non solo boschiano – negli anni coevi o immediatamente successivi influenzerà grandi artisti come Tiziano, Raffaello, Gerolamo Savoldo, Dosso Dossi, El Greco e molti altri.

Bosch e un altro Rinascimento

Limbo

Attraverso un lavoro di ricerca durato cinque anni, la mobilitazione di una rete di cooperazione culturale internazionale senza precedenti tra governi, ambasciate, musei, istituti culturali e collezionisti, è nata una mostra unica per la potenza del racconto di un’intera epoca artistica e per l’importanza e la varietà dei confronti presenti in mostra.

Grazie alla collaborazione tra istituzioni italiane, in particolare dell’Ambasciata d’Italia in Portogallo, ma anche dell’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona con il Museu Nacional de Arte Antiga, a Palazzo Reale sarà possibile ammirare il monumentale Trittico delle Tentazioni di Sant’Antonio, opera che ha lasciato il Portogallo solo un paio di volte nel corso del Novecento e giunge ora in Italia per la prima volta. Al Museu Nacional de Arte Antiga di Lisbona viene prestata in cambio la ‘nostra’ Pala Trivulzio (nota anche come Madonna in gloria e Santi) di Andrea Mantegna, che fa parte delle Raccolte artistiche del Castello Sforzesco. Altro importante prestito, frutto di uno scambio con la città di Bruges, è l’opera monumentale del Maestro, proveniente dal Groeningemuseum di Bruges, il Trittico del Giudizio Finale, che originariamente faceva parte della collezione del cardinale veneziano Marino Grimani. Fondamentali per il progetto espositivo il prestito del Museo del Prado dell’opera di Bosch, Le tentazioni di Sant’Antonio, e i capolavori del Museo Lázaro Galdiano, che ha concesso la preziosa tavola del Maestro San Giovanni Battista. E ancora, sempre di Bosch, il Trittico degli Eremiti delle Gallerie dell’Academia di Venezia, proveniente dalla collezione del cardinale Domenico Grimani, collezionista fra i più importanti del suo tempo e tra i pochissimi proprietari delle opere di Bosch in Italia.

Bosch e un altro Rinascimento

Stregozzo

È anche attraverso lo scambio di opere d’arte che l’arte e la cultura svolgono il loro ruolo di vettori di crescita e di strumenti di relazione tra le città e le nazioni, portando avanti il processo di arricchimento di un Paese – ha affermato l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi.

Bosch e un altro Rinascimento

Palazzo Reale, Piazza del Duomo 12, Milano

Dal 9 novembre 2022 al 12 marzo 2023

martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 10-19:30; giovedì 10-22:30; lunedì chiuso.

Biglietti: Intero € 15,00 | Ridotto € 13,00 | Audioguida inclusa

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:  www.palazzorealemilano.it  | www.mostrabosch.it  | ticket24ore.it|+39 02 54912

Catalogo: Edizioni 24 Ore Cultura, 144 pagine, 100 illustrazioni, brossura, € 15,00

 

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