Living Newspaper in Braidense

Living Newspaper in Braidense, temi attuali per i ragazzi

Living Newspaper in Braidense è un viaggio teatrale nella Biblioteca Braidense tra passato, presente e futuro.

E’ un’iniziativa unica, un progetto, che si svilupperà durante 15 incontri di cir­ca due ore ciascuno, dal 10 novembre a maggio 2023, che vuol riportare in modo creativo e partecipativo l’attenzione sulla cronaca e l’informazione nei nostri tem­pi coinvolgendo i giovani che si affacciano oggi a scoprire l’importanza dei media nella società contemporanea. Progettato con ABCittà, società cooperativa sociale, in collaborazione con ForMattArt, Living Newspaper in Braidense guarda alla rap­presentazione teatrale come un modo per dar forma a quanto espresso dai giornali oggi con l’obiettivo di far scoprire la Biblioteca Nazionale Braidense, che possiede una delle principali raccolte di periodici del Paese, come luogo vivo, dove si legge, si studia e si approfondisce, trovando una mediazione competente e di qualità rispetto alla grande mole di informazioni che abbiamo a disposizione, ma dando anche spa­zio all’immaginazione.

Rivolto a un gruppo di circa 20 ragazze e ragazzi dai 14 ai 18 anni, provenienti da diverse scuole secondarie di secondo grado della città, Living newspaper in Braidense vedrà infatti i giovani partecipanti chiamati a riflettere su temi di stringente attualità quali la guerra e la pandemia, partendo dal materiale presente in biblioteca – quotidiani e periodici, con qualche incursione nei periodici d’epoca, che hanno in passato trattato questi temi – per dare poi vita alle loro rifles­sioni, attraverso un lavoro di drammaturgia e messa in scena.

Il progetto si ispira al “giornale vivente” un pezzo di teatro popolare basato su testi di giornale che ha visto la prima messa in scena di questo tipo nel 1923 con la com­pagnia teatrale sovietica di agit-prop nota come Blue Blouses (Bluse Blu), che prese il nome dalle uniformi blu da operaio con cui gli attori si esibivano. Nel 1927 erano già più di 5.000 le compagnie di Bluse Blu in Unione Sovietica, con più di 100.000 membri. Gli spettacoli si svolgevano nei club, nelle caffetterie, nelle fabbriche e i “giornali viventi” presentavano le notizie importanti del giorno ai lavoratori. L’ap­proccio derivava originariamente dalle politiche di Lenin per combattere l’alto tasso di analfabetismo dell’Unione Sovietica, quando spesso qualcuno leggeva il giornale ad alta voce ai colleghi analfabeti. Questo tipo di rappresentazione ebbe poi un forte impatto anche sul teatro occidentale. Fu la giovane regista e insegnante america­na Hallie Flanagan a introdurre la sperimentazione dell’avanguardia sovietica sul palcoscenico americano negli anni Trenta. Quando nel 1934 Flanagan fu nominata a capo del Federal Theatre Project della WPA (Works Progress Administration), il programma radicale di Roosevelt per mitigare la disoccupazione durante la Grande Depressione, la Living Newspaper Unit impiegò giornalisti disoccupati e professio­nisti del teatro di ogni tipo. I Blue Blouses ebbero un effetto altrettanto potente nel Regno Unito, soprattutto sul movimento del teatro operaio socialista promosso da Joan Littlewood e da suo marito Ewan MacColl, con la loro Theatre Union. Due delle loro opere più famose furono Uranium 235 del 1946, sulla minaccia atomica, e Oh What a Lovely War del 1963, un capolavoro di cabaret sui fallimenti e l’incompetenza dell’aristocrazia britannica durante la Prima Guerra Mondiale.

“Con questo progetto innovativo che coinvolge gli studenti di alcune scuole secondarie di secondo grado della città, la Biblioteca Braidense e ABCittà si sono ispirati alla storia innovativa del teatro agitprop degli anni Venti e ai Living Newspapers sperimentati da Hallie Flanagan per il National Theatre Project durante la Grande Depressione degli anni Trenta. Utilizzando la vasta collezione di periodici della biblioteca e ampie fonti contemporanee, i giovani imparano a costruire e a recitare storie su eventi contemporanei per creare un dibattito critico e una discussione, il cuore della missione di Brera” dichiara James Bradburne, direttore della Pinacoteca di Brera e della Biblioteca Braidense.

Da oltre cento anni, il giornale è infatti una fonte vitale per la creazione di spettacoli teatrali, che a loro volta offrono l’opportunità di riflettere criticamente su pregiu­dizi, preconcetti, ingiustizie sociali ed eventi attuali. Il progetto Living Newspaper in Braidense che si presenta come un intervento organico di educazione alla lettura consapevole degli strumenti di informazione e dei media, ha dunque radici profonde nella storia sociale, politica e teatrale agit-prop. Ma è anche radicato nella storia di Brera e nei valori progressisti e innovatori dell’Illuminismo, da cui essa ha preso vita. Proprio da questi valori nasce l’attuale pratica di “ascolto visibile” di Bre­ra, che si concretizza, ad esempio, nello sviluppo di didascalie, dove le storie orali sono utilizzate per generare testi esplicativi; oppure nelle storie orali del personale di oggi e di ieri, presenti online, che forniscono un’autentica fonte per ricostruire la storia di Brera.

In una prima fase, i ragazzi saranno accompagnati alla scoperta degli spazi della Bi­blioteca e potranno visitare anche zone inconsuete e non sempre visibili. Avranno poi modo di osservare, leggere e approfondire il materiale cartaceo conservato nel­la Biblioteca, in particolar modo quotidiani e periodici, per individuare i testi che permettano loro di approfondire i temi della guerra e della pandemia, riconoscere i diversi punti di vista e sviluppare il proprio senso critico, provando a vivere i tempi lenti della lettura e superando l’immediatezza e velocità delle immagini. Potranno riflettere sull’attualità e su come essa abbia influito sulla loro vita in questi anni. In una seconda fase, verrà loro proposto di trovare e scrivere nuove parole, rileggere la cronaca di oggi e trasformarla, successivamente, in un testo teatrale, di trovare insomma la loro voce tra le voci che avranno fin lì esplorato. Il lavoro verrà costruito attraverso improvvisazioni teatrali, associazioni di immagini e di parole, stimolan­do i ragazzi a una riflessione attiva sui temi proposti, in un gioco teatrale tra passato, presente e futuro. I ragazzi saranno così autori e attori di una performance interat­tiva e itinerante: attraverseranno gli spazi della biblioteca creando atmosfere, im­maginando personaggi e situazioni, facendo vivere i luoghi e favorendo relazioni.

“Con Living Newspaper proponiamo oggi un percorso di approfondimento (che si avvale anche di strumenti espressivi mutuati dal contesto teatrale) tra le collezioni dei periodici della nostra Biblioteca, rivolgendoci in particolare agli adolescenti della città di Milano, che nei due anni appena trascorsi si sono confrontati, spesso in solitudine, con l’accesso non mediato alle fonti dell’informazione giornalistica, in particolare rispetto ai grandi temi della pandemia Covid-19 e della guerra in Ucraina. La Biblioteca, luogo deputato per eccellenza all’accesso mediato all’informazione e garante della veridicità della memoria storica della collettività, offre così uno spazio di riflessione e creatività ai suoi lettori più giovani, invitandoli a riscoprire il valore di una dimensione corale, supportata da una mediazione qualificata, nell’accesso alle fonti storiche del mondo contemporaneo” dichiara Marzia Pontone, direttrice della Biblioteca Braidense.

I contenuti saranno veicolati anche tramite la creazione di un’audio/video guida che resterà a disposizione delle scuole e della Biblioteca Braidense e permetterà di sco­prire il percorso immaginato dai ragazzi, anche a coloro che non potranno assistere dal vivo alla performance.

Living Newspaper in Braidense

Dal 10 novembre 2022 al maggio 2023

Biblioteca Nazionale Braidense Via Brera 28, 20121 Milano Tel. (+39) 02.86460907

www.pinacotecabrera.org

 

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