Pierre Prandini e Mario Cilano

Milano Jewelry Week: porte aperte dell’atelier milanese degli stilisti Pierre Prandini e Mario Cilano, con ospiti d’eccezione

Pierre Prandini e Mario Cilano

E’ all’interno di esclusive e suggestive location della città quali palazzi storici, atelier di alta gioielleria, laboratori di arte orafa, accademie, gallerie d’arte, boutique di moda e showroom di design che si è svolta la Milano Jewelry Week, una eccellente occasione per promuovere a livello nazionale e internazionale il proprio brand e la propria produzione.

Giunto alla sua seconda edizione, il “prezioso” evento ha trasformato il capoluogo lombardo nella capitale del gioiello, dell’arte, del design e degli appuntamenti all’insegna dell’eccellenza del Made in Italy, con un itinerario che si snoda attraverso percorsi tematici e appuntamenti speciali, in cui scoprire tutte le sfaccettature di un mondo così affascinante e di pregio.

Accanto agli appuntamenti del ricco calendario ufficiale di eventi, molte le iniziative collaterali, aperitivi e serate inedite, che hanno animato Milano tra design, arte e moda.  Come quella degli stilisti Pierre Prandini e Mario Cilano, founder di PM Luxwear, che hanno aperto le porte del loro atelier di corso Buenos Aires 77, con un “parterre de rois” adatto alle grandi occasioni. Il loro brand PM Luxwear è una firma che nasce nel 2021, dalla convergenza delle rispettive storie di vita e arte dei due stilisti. Il loro background creativo li colloca fra gli stilisti emergenti, depositari di un brand sinonimo di eccellenza e qualità di produzione Made in Italy, così come lo sono  tutti i materiali utilizzati per le loro creazioni.

Pierre Prandini e Mario Cilano

I due fashion designer sono, inoltre, volontari della Fondazione ASM (Associazione Italiana Studio Malformazioni), presieduta da Marinella Di Capua e impegnata in campagne di sensibilizzazione, prevenzione, ricerca e cura nell’ambito delle malformazioni infantili, con lo scopo di garantire alle future mamme assistenza perfezionata e puntuale con più specialisti, per la salute dell’infanzia. Questo evento in atelier ha inaugurato il percorso che porterà alla cena di gala del 15 novembre, all’Hotel Principe di Savoia, a sostegno delle attività della Fondazione.

Da sinistra Omar Alessandrini, Nicoletta Cardin, Pierre Prandini, Emanuela Folliero, Susanna Messaggio, Francesco Caroprese, Gabriella Golia, Mario Cilano

Da sinistra: Omar Alessandrini, Nicoletta Cardin, Pierre Prandini, Emanuela Folliero, Susanna Messaggio, Francesco Caroprese, Gabriella Golia, Mario Cilano

Tra gli ospiti d’onore della giornata, la jewelry designer Nicoletta Cardin – founder di RiP.iP, ricercato marchio di gioielli di ispirazione bucolica – che ha presentato la sua nuova collezione di preziosi.  “Artigiana” di sogni in formato gioiello, Nicoletta Cardin, classe ’74, cresce nel caleidoscopico mondo della moda e del design. Viaggiando, ha l’occasione di conoscere e apprezzare culture diverse e questo la porta a laurearsi in Sociologia. Il matrimonio le fa scoprire la sua vera spiritualità. Trasferitasi in via definitiva nella meravigliosa campagna senese, si introduce in una nuova consapevolezza, alimentata dallo stupore della natura circostante, che la spinge a trovare nuove fonti d’ispirazione. Scopre, così, il frutto del peperoncino, di cui studia tutte le proprietà benefiche per la salute. Ma non solo: comprende che, al di là dei benefici naturali, ve ne sono altri spirituali. Nelle infinite varietà di peperoncino che Nicoletta coltiva, vede rispecchiarsi quelle dell’anima, così come nella varietà dei suoi colori le infinite sfumature delle nostre personalità. Da qui l’idea di rendere frutti così peculiari, legati alla purezza dei metalli nobili, protagonisti di una linea di gioielli dal semplice nome Il peperoncino”, con la convinzione che il regno vegetale e quello animale siano legati da una naturale indissolubilità. Da tutto questo nasce RiP.iP e la sua avventura nel mondo dei gioielli. Ad accompagnare Nicoletta Cardin il marito, l’imprenditore Lorenzo Grassini, presidente di Rochel Invest, veicolo di investimento con sede a Londra, che si pone come ponte tra finanza e imprenditoria, con l’obiettivo di convogliare investimenti in PMI italiane, con una propensione particolare per il mondo dell’arte e del lusso.

Pierre Prandini e Mario Cilano

Omar Alessandrini, CEO di Biomedical Pharma, ha presentato l’innovativo Skin Up, un dispositivo di design hi-tech, alleato nella cura e nella protezione della pelle, primo device dotato di nebulizzatore cosmetico a ultrasuoni senza gas propellenti, in grado di veicolare sulla pelle una formula dermocosmetica ricca di principi attivi, senza contaminare con le mani l’area da idratare. Un trattamento istantaneo per viso e collo, della durata di soli 15 secondi, che sfrutta le proprietà della formula antiaging Tri-Complex, a base di Acido Ialuronico, Coenzima Q12 e Acido Lipoico.

Da sinistra Lorenzo Grassini, Omar Alessandrini, Susanna Messaggio, Mario Cilano, Pierre Prandini

Da sinistra: Lorenzo Grassini, Omar Alessandrini, Susanna Messaggio, Mario Cilano, Pierre Prandini

La mission di Biomedical Pharma – azienda nata dall’esigenza di migliorare la sicurezza e la qualità di vita delle persone – è la salvaguardia del benessere. I costanti investimenti in ricerca e innovazione le hanno permesso di sviluppare soluzioni eco friendly per la salute quotidiana, seguendo una politica ispirata al paradigma delle tre P: Planet, People, Passion.

In occasione dell’Ottobre Rosa – il mese dedicato alla prevenzione femminile – questo evento si è fatto veicolo di un messaggio di salute.

Da sinistra Elisabetta Colonese, Elisa Stefanati, Domenico Ventura

Da sinistra: Elisabetta Colonese, Elisa Stefanati, Domenico Ventura

Protagonisti di uno speech sull’importanza di prevenzione, diagnosi precoce, stili di vita, approccio multidisciplinare alle cure, sostegno alle donne, sono stati professionisti della salute come la dott.ssa Elisabetta Colonese, specialista in Ginecologia; il prof. Sergio Noviello, chirurgo estetico e direttore sanitario di Milano Estetica; infine il dott. Domenico Ventura, specialista in Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica.

Ad arricchire questi momenti di confronto, le opere d’arte commentate da Susanna Messaggio e dal critico d’arte Pasquale Lettieri, curatore di numerosi eventi, storico, accademico e giornalista.

 

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