Novembre: mese dell’educazione finanziaria

Novembre: mese dell’educazione finanziaria

Novembre: mese dell’educazione finanziaria

Novembre: mese dell’educazione finanziaria

 

di Laura Rivolta, sessuologa psicologa psicoterapeuta

www.laurarivolta.it

 

Stiamo attraversando il mese dell’educazione finanziaria, lo si legge sui social, lo sentiamo alla radio. Quindi mi sono chiesta: e se volessimo declinarla al femminile, cosa diremmo?

Noi donne, a prescindere dalla classe socio-economica e culturale di appartenenza e/o di provenienza, finiamo per avere spesso difficoltà. Magari arriviamo a riconoscerci una buona attitudine di gestione del budget famigliare domestico, eppure… per le decisioni finanziarie più complesse siamo talvolta a disagio, tanto da delegare, spesso, al partner o lo facciamo con grande fatica.

Perché? Ha sicuramento un peso lo stereotipo culturale per cui la gestione delle finanze famigliari è complessa e quindi “cosa” da uomini; una forma di insicurezza, tipica delle persone che non sono educate a fare qualcosa, perché ci hanno sempre pensato altri (padre, fratello, marito); la difficoltà di mettersi alla prova su qualcosa di nuovo; una sorta di tabù del rivendicare un ruolo attivo in questo ambito.

Prendere o condividere in modo attivo decisioni finanziarie più complesse, acquisire maggiore autonomia, permette di costruire un rapporto più paritario nella coppia e di migliorare la gestione delle risorse economiche nella famiglia, oltre a potenziare – in generale e in ogni caso – la propria sicurezza e autostima!

Come invertire la rotta ? Con la consapevolezza di 5 fattori che limitano il cambiamento.

  1. La difficoltà di capire certi concetti finanziari che porta ad una resistenza ad ascoltare e conoscere.
  2. La “fatica mentale” di assimilare concetti complessi, la paura di mettersi alla prova e/o la pigrizia di fronte allo sforzo. È normale pensare che sia più semplice sottrarsi e lasciar fare al proprio partner, sollevandosi almeno da questa incombenza.
  3. La paura di sbagliare che condanna all’immobilità.
  4. La percezione di non essere all’altezza
  5. Lo stress per i troppi impegni quotidiani che porta a pensare di non avere tempo da dedicare all’apprendimento di concetti di finanza.

Cambiare atteggiamento è fondamentale! Perché?

Perché siamo capaci di farlo, per acquisire autostima e sicurezza, per avere maggiore autonomia, per garantirci maggiore libertà di scelta, per migliorare la qualità della vita propria e altrui.

Novembre: mese dell’educazione finanziaria

Come agire per acquisire un atteggiamento attivo e responsabile in 7 steps:

    1. Non aspettare l’occasione perfetta per iniziare, il momento giusto è ora!
    2. Impegnarsi ogni giorno a comprendere almeno un concetto di carattere finanziario, utilizzando qualsiasi strumento (You Tube, FB, Instagram, canali tematici, pagine istituzionali con contenuti di educazione finanziaria, semplici e fruibili per tutti).
    3. Non avere timore di porre domande, né di richiedere spiegazioni, soprattutto quando non abbiamo compreso. Se all’inizio questa mentalità non ci appartiene, concentrarsi sul fatto che tutto nella vita è questione di abitudini… e le abitudini, come ogni cosa, si apprendono.
    4. Promuovere conoscenza, parlando con chiunque, a prescindere dall’età, per innescare un circuito finanziario virtuoso.
    5. Trasmettere ai propri figli e nipoti quanto si è appreso anche attraverso piccoli “gesti” in grado di ispirare i loro comportamenti futuri. Questo principio è valido anche al contrario, i più giovani possono aiutare ad acquisire competenze tecnologiche e dare una prospettiva diversa.
    6. Focalizzarsi sull’obiettivo rende più forti e competenti. Percepirsi più capaci, efficienti e efficaci ha un impatto positivo sulla propria autostima! Cercate di sentirlo, così da sfruttare il ricordo positivo per incentivarsi a continuare nel tempo.
    7. L’educazione finanziaria deve accompagnare tutta la vita di una persona. Ogni passaggio di vita complesso (es. il progetto di genitorialità, di famiglia, una separazione o la vedovanza) richiede capacità di gestione finanziaria, che nel tempo devono cambiare ed evolversi per adattarsi alla situazione che stiamo vivendo.

Novembre: mese dell’educazione finanziaria

Non sforzarsi ad acquisire un’educazione finanziaria significa privarsi di uno strumento prezioso per affrontare in modo consapevole e responsabile la propria vita.

 

Novembre: mese dell’educazione finanziaria

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