Le birre dello storico birrificio maltese Cisk, fondato nel 1929, si sono fatte conoscere a Milano in occasione di un open day alla stampa. Durante l’evento, i presenti hanno potuto scoprire in anteprima assoluta il nuovo labeling delle bottiglie di Cisk Export Premium Lager, Cisk Pilsner e Cisk Strong Lager.
La storia di Cisk affonda le sue radici lontano nel tempo, quando nel 1840 il marchese Giuseppe Scicluna fonda la prima banca privata di Malta, mettendo in circolazione i primi assegni. Poco dopo il marchese inizia ad essere chiamato con il soprannome di “ic-Cisk”, dalla pronuncia maltese di “Cheque” (assegno, in inglese).
Nel 1928, la banca di Scicluna, sotto la direzione del marchese John Scicluna, figlio di Giuseppe, prende le redini di un’azienda di un cliente che deteneva l’esclusiva per la produzione di birra Pilsner e Munchener, la Malta Export Brewery. Nel 1929 viene prodotta la prima lager con il nome di Cisk.
Nel 1948 la Simonds Farsons Limited, altro birrificio storico maltese, e la Malta Export Brewery si uniscono formando la Simonds Farsons Cisk Limited.
L’azienda negli anni è cresciuta costantemente tanto che nel 1995 Simonds Farsons Cisk è stata la prima azienda privata del paese a quotarsi sulla Borsa di Malta.
Oggi le birre CISK vengono prodotte dal birrificio Farsons Brewery ed esportate dalla Simonds Farsons Cisk plc. Entrambe le aziende fanno parte di Farsons Group che si occupa della produzione, vendita e distribuzione delle proprie bevande alcoliche e non, oltre all’importazione e distribuzione di prodotti food and beverage, inclusi vini e superalcolici.
In un’ottica di espansione dei mercati, la birreria Farsons considera l’Italia un naturale obiettivo, data la vicinanza territoriale e culturale. A tal proposito, negli ultimi anni Farsons ha investito molte energie e risorse per aumentare il livello di esportazioni e distribuzione dei propri prodotti in Italia, che vedrà nel 2016 un ulteriore incremento di investimenti.
Le birre a marchio CISK presenti sul mercato italiano sono:
A cura di Silva Valier
Sudare non è poi così strano, anzi fa bene, l’importante è servirsi di tutti gli accorgimenti che ci fanno sentire (e apparire) fresche