“La giustizia del calabrone”, il nuovo noir di Pierluigi Bacci
Un noir senza effetti speciali, ma con un ritmo incalzante e teso come l’aria che si respira. Siamo in un paese alle porte di Firenze, che da sempre ha un suo spiccato senso della libertà e della comunità: Fiesole. Il fascismo anche qui fa le sue vittime, e non mancano i colpi di scena. I cattivi che si pentono, gli onesti che combinano qualche pasticcio a fin di bene. Pierluigi Bacci, al suo terzo romanzo noir ambientato negli Anni Trenta, in questo “La giustizia del calabrone”, conduce i suoi personaggi in un’intricata storia che porta dalle Cave di Maiano fino al centro di Firenze, e dove si sfiora la tragedia, si tocca la violenza e si ricerca la verità per arrivare alla giustizia.
Dopo l’atroce morte di un cavatore esperto in mine nelle cave di pietra di Maiano, la sparizione di uno stimato professore, le indagini di Giulio Guerri e del suo fido secondo, il maresciallo Lupo, sono rivolte alla morte di un povero contadino e al ritrovamento del corpo di un Legionario di Fiume. I fatti sono legati tra loro?
Ancora angosciato dalla sparizione dell’amico giornalista Davide Lepri, ancora più preoccupante perché ebreo, Giulio Guerri non disdegna di incontrare e indagare su oscuri personaggi legati al partito fascista e noti come squadristi, torturatori e assassini, pur di risolvere i casi che avvengono nel suo apparentemente “tranquillo”, territorio. Molti di loro fanno parte di quella banda che poi diventerà “la banda Carità”, sfiorando anche lui il loro perfido capo.
Le varie storie di cittadini inermi vittime di prepotenti e le leggi sulla razza che inizia a mettere in atto nefaste conseguenze, pongono il Maresciallo capo Giulio Guerri di fronte alla realtà del momento che sta vivendo.
Reagirà da leale servitore della divisa, pur prendendosi responsabilità non consuete e imboccando scorciatoie non del tutto “corrette”.
Vincerà la giustizia, non quella umana, ma quella della natura…
“Ecco, allora era vero, erano stati proprio i calabroni a fare giustizia. A vendicare un sopruso, a interrompere un delitto. La natura sa quando deve intervenire. Se non esiste o non arriva la giustizia umana, arriva la giustizia divina… o, senza scomodare Dio, la giustizia della natura, che sa quando agire, capisce quando è il momento. La giustizia del calabrone era stata puntuale e vendicativa, giusta e crudele quanto basta…”
Pierluigi Bacci
LA GIUSTIZIA DEL CALABRONE
Porto Seguro Editore
p. 266 – € 17,00
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