Blue of a Kind apre uno store a Milano

Blue of a Kind apre un nuovo store a Milano

Blue of a Kind apre uno store a Milano

Blue of a Kind, brand milanese di denim upcycle, impegnato nella riduzione dell’impatto sull’ambiente, apre un nuovo store a Milano in Porta Nuova, al civico 3 di via Cappelli, posizione strategica tra Corso Como e Piazza Gae Aulenti.

Fedele alla propria filosofia Revolution of the existing, ha allestito il nuovo negozio utilizzando solo materiali ed arredi già presenti nello store o recuperati da sfilate e allestimenti pregressi: supporti, stand, illuminazione, cassetti e scaffali.

Con una superficie di circa 80mq, il nuovo store ospiterà la collezione genderless e seasonless, incentrata al riutilizzo di tutto e solo “ciò che già esiste”. Ogni capo è infatti realizzato con abbigliamento esistente e con materiali di stock e rimanenze.

Con questo nuovo capitolo Blue of a Kind unisce le forze con Coima specializzata nell’investimento, sviluppo e gestione di patrimoni immobiliari con un approccio integrato di impatto ESG, per imprimere un’ulteriore spinta alla direzione green già intrapresa dal progetto Porta Nuova, primo quartiere al mondo candidato LEED & WELL for Community.

JOIN THE REVOLUTION!

Blue of a Kind apre un nuovo store a Milano

www.blueofakind.it

About Blue of a Kind

“Blue of a Kind nasce 3 anni fa da un’idea di Fabrizio Consoli, con un approccio al design completamente diverso rispetto ai brand di moda tradizionali. “Il leit motiv del nostro lavoro è la sostenibilità, in tutti i suoi aspetti: dai capi realizzati solo con tessuti esistenti, jeans vintage e stock, fino agli imballaggi e ai biglietti da visita, realizzati con materiali riciclati. Non trattiamo alcun tipo di lavaggio, quindi il colore dei nostri jeans è esclusivamente il risultato di anni di usura della sua vita passata. Tutto ciò che vendiamo è (ri)realizzato in Italia per cercare di ridurre la nostra impronta di carbonio, entro 50 chilometri da dove viviamo, nel centro di Milano. Produrre vicino a casa ci consente di investire nelle nostre persone, in quegli artigiani esperti che sono un fiore all’occhiello del nostro Made In Italy.”

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