Nuova birra "S’el ste paciùg!?”

Nuova birra “S’el ste paciùg!?”, nata dalla collaborazione fra Birra Bizantina e il Birrino di Forlì

Parte del ricavato in beneficenza per solidarietà verso la Romagna alluvionata

Si chiama “S’el ste paciùg!?”, ed è un progetto di due realtà romagnole, Birra Bizantina di Ravenna e il Birrino di Forlì, entrambe appassionate della buona birra artigianale e della propria terra, la Romagna, ferita da una alluvione storica che ha messo in ginocchio famiglie, abitazioni, campi agricoli e aziende.

Per portare un aiuto con il proprio know how alla Romagna, Birra Bizantina ha prodotto nel proprio impianto questa nuova birra, che si può degustare alla spina sia al Darsenale di Ravenna sia al Birrino di Forlì, oppure è disponibile in bottiglia nel formato da 33 cl in diversi locali della zona. L’obiettivo è quello di poter dare un contributo alle zone colpite dall’alluvione. Parte del ricavato, spiegano i produttori, sarà devoluto all’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna.

Nuova birra “S’el ste paciùg!?”

“S’el ste paciùg!?” è una Session Ipa dal colore giallo dorato, bella limpida. A naso spiccano profumi prettamente agrumati (mandarino, pompelmo, arancia dolce). In bocca è scorrevole, fresca, lievemente amara e citrica. Una birra dal carattere estivo che invoglia una bevuta continua e che si presenta con una iconica etichetta disegnata dell’illustratore Nicola “Rospo” Bustacchini.

Nuova birra “S’el ste paciùg!?” Birra Bizantina ha prodotto nel proprio impianto questa nuova birra, che si può degustare alla spina sia al Darsenale di Ravenna sia al Birrino di Forlì

“Lo ringraziamo – spiegano gli ideatori – per aver collaborato con noi a questa birra artigianale romagnola, come il suo nome, che vuole ricordarci che per settimane molte zone della Romagna sono state invase dal “paciùg” (acqua e fango)… ma siamo romagnoli, e teniamo botta!! E da romagnoli siamo orgogliosi di tutti i volontari che hanno contribuito ad aiutare chi aveva bisogno. Tanto è stato fatto, ma ancora tanto sarà da fare nei mesi che verranno”.

 

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