“Bernardo Bellotto 1740. Viaggio in Toscana” a Lucca fino al 7 gennaio 2020
Bernardo Bellotto (Venezia 1722 – Varsavia 1780), nipote e pupillo del celebre Canaletto, Antonio Canal (Venezia 1697 – Venezia 1768), il cui pseudonimo lo stesso Antonio Canal suggerì a Bernardo Bellotto di utilizzare anch’egli.
Fin dai primi lavori, Bernardo dimostrò un talento precoce nella pittura vedutistica: le sue tele si distinguono per l’accuratezza dei particolari e l’attenta resa della luminosità.
La Fondazione Ragghianti dedica una mostra a Bernardo Bellotto, pittore e incisore, aperta dal 12 ottobre 2019 sino al 6 gennaio 2020, a Lucca al Complesso Monumentale di San Micheletto.
E’ un grande evento espositivo e una mostra di studio, un’occasione unica per ammirare alcune opere preziosissime e rare, mai viste insieme.
La mostra, realizzata con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e il supporto di Banco BPM come main partners, illustra come Bernardo Bellotto proprio in Toscana sviluppò il proprio stile espressivo in maniera originale.
Fulcro della rassegna, curata da Bozena Anna Kowalczyk, è la città di Lucca con il nucleo di vedute che la documentano nel Settecento, compreso il dipinto raffigurante “Piazza San Martino con la cattedrale”, proveniente dal City Art Museum di York (Yorkshire, Inghilterra), presentato per la prima volta insieme ai cinque disegni di diversi luoghi intorno alla cattedrale e alla Chiesa di Santa Maria Forisportman, risalente all’epoca romana, comunemente conosciuta come chiesa di Santa Maria Bianca per la sua luminosa struttura.
I cinque disegni, eccezionalmente concessi dalla British Library, incollati in un album del primo Ottocento – che furono di proprietà del re Giorgio III di Inghilterra e poi di Giorgio IV – sono stati per la prima volta staccati per questa rassegna.
Bernardo Bellotto giunse in Toscana appena diciottenne, un viaggio consigliato dallo zio Antonio per raggiungere e soggiornare a Roma, Firenze, Lucca, Livorno e successivamente in Lombardia, poi a Torino e a Verona.
Le differenze caratteristiche del più giovane Canaletto si evidenziano in una più esatta osservazione e resa delle architetture, un trattamento più dinamico del cielo e dell’acqua, oltre ad una maggiore e varia quantità di luoghi ritratti.
<< Bellotto a Lucca lavora da privilegiato – spiega il curatore Bozena Anna Kowalczyk – un giovane pittore innovativo, all’avanguardia, che descrive la cattedrale e la sua struttura al centro della curtis aeclesiae della città e, ricercando quattro punti di vista diversi, si muove liberamente tra le stanze dell’arcivescovado, sale persino sul tetto, accede al piano nobile del Palazzo Bernardi e s’affaccia alla finestra della chiesa di San Giuseppe. Il solo dipinto eseguito “Piazza San Martino con la Cattedrale” rimane in una collezione lucchese almeno fino ai primi anni dell’Ottocento, per apparire alla fine del secolo in Inghilterra, ammirato e copiato da artisti locali, unica emblematica veduta della Lucca del Settecento.>>
Accanto alle opere di soggetto lucchese sono inoltre presentate in mostra alcune delle vedute di Firenze realizzate da Bellotto durante e a seguito della sua visita in Toscana, come “Piazza della Signoria, Firenze” e “L’Arno dal Ponte Vecchio fino a Santa Trinità e alla Carraia”, entrambe del 1740, provenienti dal Szépmùvészeti Museum di Budapest; “L’Arno verso il Ponte Vecchio, Firenze” e “L’Arno verso il Ponte alla Carraia, Firenze”, del 1743-1744, prestati dal Fitzwilliam Museum di Cambridge; e il disegno a penna e inchiostro “Capriccio Architettonico con un monumento equestre” del 1764 dal Victoria e Albert Museum di Londra che documenta la visita di Bellotto a Livorno.
Sono inoltre esposti altri magnifici dipinti di Luca Carlevarijs (Udine 1663 – Venezia 1730), altro vedutista tra i primi pittori veneziani collezionati dal nobile mercante Stefano Conti (1654 – 1739), di Giuseppe Zocchi (1717 – 1767), pittore di casa Gerini di cui in mostra è esposto il ritratto di Gerini e Zanetti e di alcuni anonimi ma talentuosi artisti che, a Lucca, eseguirono copie dell’eccezionale veduta di Piazza San Martino, realizzata da Bellotto.
Altro manufatto di grande valore e interesse per i visitatori è la “Camera Ottica” in legno, vetro e specchio, usata da Canaletto e concessa in prestito dal Museo Correr di Venezia.
Bernardo Bellotto 1740. Viaggio in Toscana
Dal 12 ottobre 2019 al 7 gennaio 2020
Complesso monumentale di San Micheletto, via San Micheletto 3 – 55100 Lucca
Mostra promossa e prodotta da: Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti
Curatore: Bozena Anna Kowalczyk
Catalogo: Edizioni Fondazione Ragghianti Studi sull’arte – Silvana Editoriale
Progetto di allestimento: Daniela Ferretti
Orari: tutti i giorni (lunedì escluso) dalle ore 10.00 alle 19.00
Judith Maffeis Sala
Condividi
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.