Holy Spider, la violenta repressione del meretricio

Holy Spider

Holy Spider, la violenta repressione del meretricio

Holy Spider è un thriller diretto dal regista iraniano naturalizzato danese Ali Abbasi e distribuito da Academy Two.

Ispirato al serial killer iraniano Saeed Hanaei, è stato presentato in concorso al 75º Festival di Cannes 2022, dove Zar Amir Ebrahimi, nel ruolo di Rahimi, ha vinto il premio Palma d’oro come migliore attrice.

Sinossi
Raihimi, una giornalista di base a Teheran, si sposta nella città santa di Mashhad per indagare su un serial killer che uccide le prostitute convinto di liberare le strade dai peccatori per conto di Dio. Nonostante il numero delle vittime continui ad aumentare, le autorità locali non sembrano aver fretta di risolvere il caso e Raihimi si rende presto conto che potrà contare solo sulle proprie forze. Holy Spider è un film sull’ascesa e sulla caduta di uno dei più noti serial killer dell’Iran, Saeed Hanaei, ma in senso più ampio il film è una critica alla società iraniana.

Holy Spider si ispira ad un fatto realmente accaduto. Racconta la storia di Saeed Hanaei (1962-2002), un operaio edile, veterano della guerra contro l’Iraq, sposato, con tre figli, che risulta aver ucciso 16 donne, nel periodo tra il 2000 e il 2001.

Saeed Hanaei (intepretato da Mehdi Bajestani), di nascosto dai familiari e dai conoscenti, volendo portare a termine una personale jihad contro il degrado della città santa Mashhad,  luogo di pellegrinaggio per lo Sciismo, esce di notte e va a cercare le prostitute.

Finge di essere un cliente, le porta in casa e le strangola con il loro velo.
Rahimi, giornalista, inviata speciale, giunge a Tehran per investigare sugli omicidi, ma si scontra contro pregiudizi sessisti e la locale polizia.

Rahimi  trova però aiuto dal reporter locale Sharifi, a cui il serial killer telefona dopo ogni delitto. Le autorità iraniane hanno bandito la visione del film nel loro Paese.

Holy Spider

Dal 16 febbraio al cinema

Durata: 118 minuti

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