di Laura Rivolta, sessuologa psicologa psicoterapeuta
Le bugie dividono. Da un lato ci sono i paladini della verità, che le rifiutano per principio, all’opposto chi ritiene che siano una forma di astuzia, nel mezzo i sostenitori della “bugia necessaria”.
Di fatto esistono bugiardi “occasionali”, per togliersi da impacci imprevisti o situazioni imbarazzanti, e “cronici”, quando mentire diventa uno stile di vita.
Vero è che i bugiardi vengono favoriti da chi li ascolta: molti sono disposti a credere a qualsiasi menzogna purché gradevole, divertente o meno triste della verità, soprattutto in amore…
La sfera sessuale, in questo senso, presenta addirittura maggiori insidie e pericoli. Spesso prevale il fine strumentale e strategico del mentire, il desiderio di conquista fa capitolare ogni etica e morale.
Le bugie presentano sempre il conto, prima o poi. Che sia il marito che ricorre al Viagra per “aiutare” la propria performance con la moglie, ma poi è obbligato a smettere per motivi di salute, o la donna che finge l’orgasmo per compiacere il partner pur non provando niente durante il rapporto… passa il tempo e le bugie pesano, trasmettendoci l’urgenza di far emergere la verità, che ci renderebbe più leggeri, più liberi, ma il timore ci frena…
Perché si mente?
I motivi sono molteplici. Si mente per necessità, per paura di essere abbandonati o di ferire l’altro, ma anche solo per darsi un tono. Eppure… nel divenire si ferisce solo se stessi, rimanendo intrappolati nella stessa tela che abbiamo tessuto.
La dimensione digitale delle nostre vite rappresenta un elemento di criticità in più.
Si pensi a chi vanta prodezze erotiche finché chatta on line, protetto dalla distanza dello schermo, per poi essere terrorizzato al primo incontro dal vivo.
O sul versante delle performance maschili, alle difficoltà legate all’erezione – dall’averla al mantenerla. Quale alternativa: mentire sul fatto di aver già avuto in passato episodi simili o rischiare che la partner si colpevolizzi, magari pensando che sia colpa sua, di non eccitare o piacere abbastanza?
Le bugie nella sfera affettiva o, più in generale, sessuale non sono necessariamente da stigmatizzare.
È necessario, però, comprendere il prezzo che ci richiede mentire.
Mentire resta uno stress: ricordare la bugia, andare in ansia per la paura che venga scoperta, temere le conseguenze che potrebbe comportare la verità. È meglio quindi, prima di mentire, chiedersi sempre se il gioco vale la candela. D’altro canto, anche chi riceve la bugia, dovrebbe riflettere sul perché sia stata detta, riconoscendo alle paure e alle insicurezze altrui, ove presenti, il giusto peso!
Decalogo delle bugie, per categoria.
Bugie nell’amore
Bugie nel sesso
Bugie “azzurre”
Carpisa, per il racconto dedicato alla Collezione di Natale, ha sviluppato un concept narrativo in cui vengono raccontate delle brevi storie legate a