“Red Joan”, la vera storia di una donna che ha lavorato come spia

Cinema

“Red Joan” racconta un’intensa, commovente  storia d’amore e di tradimento, ma anche di grande coraggio, saggezza ed audacia.

Sinossi

L’apparente tranquilla esistenza della nonnina inglese Joan Stanley viene sconvolta dall’arrivo degli agenti dell’MI5 che la dichiarano in arresto per “27 violazioni sul segreto di stato”, spionaggio ed alto tradimento ai danni della Corona poiché avrebbe consegnato segreti militari all’Unione Sovietica durante la seconda guerra mondiale.

L’arresto avviene in seguito alla documentazione ritrovata alla morte di Sir William Mitchell, che si pensa possa far parte di una cellula di spie attive a Cambridge, nel periodo dal 1938 al 1947 e dall’esame  vengono rinvenuti documenti fotografati nella struttura di ricerca nucleare top-secret per il progetto Tube Alloys, dove Joan era stata assunta come assistente del professor Max Davis.

A 85 anni, al passato non si sfugge. Durante l’interrogatorio, Joan ricorda e ripercorre il tormentato e travagliato periodo della sua vita dai 18 ai 30 anni e riesamina il suo comportamento, le sue scelte dettate dai sentimenti d’amore, l’innamorarsi di Leo e l’amore per la patria, per la pace fra i popoli, per prevenire la distruzione di massa e rendere il mondo un posto più sicuro.

<<Usa il cuore invece della testa>> Joan  esorta il figlio Nick, un avvocato della Corte Suprema che,  sorpreso dai fatti occorsi, fatica ad accettare le scelte della madre ma che, infine, è determinato a riscattarne il nome.

Amore travolgente che Joan,  giovane studentessa universitaria di Cambridge prova per il carismatico Leo Galich, presentatole come cugino da Sonya, compagna del Newnham College.

Leo è un giovane molto politicizzato, un comunista impegnato, nato in Russia, vissuto prima in Germania, poi nel Regno Unito, è un anticonformista, autenticamente libero,  impenitente, autodistruttivo; militante per i principi comunisti, ha un disprezzo molto intellettuale per l’individuo.

Il sentimento ritenuto d’amicizia, nutrito per la bellissima ed esotica Sonya, ebrea con origini russe, cresciuta in Germania,  diabolica, spontanea, anticonformista,  è molto eccitante per Joan che, tuttavia, infine, scoprirà che è la stessa Sonya a progettare, dettare ed imporre gli ordini.

Vergogna e senso di colpa affliggono Joan quando apprende la notizia  sulla distruzione dei luoghi e della gente per l’esplosione della bomba atomica a Hiroshima e Nagasaki.

“La bomba va condivisa” – ripete Leo a Joan – e la giovane eccellente ricercatrice si trasforma in spia per ragioni più logiche che ideologiche.

E’ molto difficile per Joan conciliare il suo coinvolgimento romantico con la sensazione di disagio spesso suscitata dall’attività del Partito Comunista.

Nella ricostruzione del periodo storico, vengono descritti in modo dettagliato molti aspetti della guerra. Alcune scene, girate nelle famose strade antiche di Cambridge e sul fiume Cam, che attraversa il St John’s College mostrano il Ponte dei Sospiri in tutta la sua importanza e collocano pienamente lo spettatore nell’atmosfera del luogo e del periodo.

Il film “Red Joan” è tratto dal romanzo “La ragazza del KGB”, scritto da Jennie Rooney, Edizioni Piemme, basato sulla storia vera di Melita Norwood, scienziata e funzionaria civile britannica, scoperta soltanto nel 1999, che ha passato segreti alla Russia per un periodo di quarant’anni, attingendoli dal suo lavoro presso una struttura di ricerca sulla bomba atomica.

Red Joan

Regia di Trevor Nunn

Sceneggiatura Lindsay Shapero

Con Judi Dench, Tom Hughes, Ben Miles, Stephen Boxer, Olivia Buckland, Stephen Campbell Moore, Sophie Cookson, Tereza Srbova

Distribuzione Vision Distribution e Cloud 9 Film

Da giovedì 9 maggio 2019 al cinema

 

Judith Maffeis Sala

 

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